SPIGA
UNA SPIGA COME TE RACCONTA...
Essere non ha confini , non ha nomi , non è classificabile di qua o di là , nel bene o nel male . Se DIO E', anche io voglio essere. Cosa impedisce il mio cammino interiore ?
La paura di come reagisce la gente ? Che importa? Tanto chi mi sta vicino comunque reagisce , anzi , forse il mio stare in silenzio può aver fatto più male che bene in certi momenti. Sì, devo essere più decisa , accelerare per non fermarmi e allora niente può più bloccarmi perché quello che prima era un ostacolo ora è una marcia in più . Ogni esperienza è un mezzo per camminare.
Devo apprezzarmi , apprezzare il mio lavoro anche quando mi sento marinaio perché una nave non ha bisogno solo del CAPITANO.
Quando non ci sarà più bisogno di lavorare , non ci sarà più nemmeno una nave da pilotare perché sarà immersa nell'oceano divino dove le burrasche umane non riescono nemmeno a increspare la sua superficie . Quello che conta in questo momento è che mi lasci vivere , senza se, senza ma , senza dubbi . Se vivo nell'incertezza , la burrasca può travolgermi perché i miei pensieri , il mio atteggiamento le apre la porta . Se mi apro alla luce , niente può interrompere il mio cammino spirituale anche se non so dove sia la strada : non è asfaltata , non ha lampioni che i miei occhi possano vedere ! Se non so dove essa sia , nessun ostacolo misurabile, quantificabile , può impedirmi di solcarla. Essa è oltre tutto questo .
E' contemporaneamente tempo-spazio-respiro.
Il respiro è scandito proprio grazie ai secondi che passano e alla spazio che si apre e si richiude nei miei polmoni.
E INTANTO SONO NELLA VIA .
Respiro dopo respiro, percepisci che tra l'uno e l'altro c'è un attimo in cui puoi dare L ' ALT al tempo. Gli occhi vedono oltre lo spazio e le tue sensazioni vanno oltre il corpo fisico .Il tuo sentire l'essere si dilata e la dimensione spazio perde il suo valore . Ogni preoccupazione si scioglie e tu sei libero di volare. Più mi avvicino alla consapevolezza di ogni momento più sono nella Via . Non devo lasciarmi prendere dalle esperienze che sto vivendo come se io fossi al di fuori di esse . Devo imparare ad essere l'azione che sto facendo e non il soggetto distaccato . Devo imparare ad essere UNO con il predicato e l'oggetto perché esso non ha valore in quanto tale ma come mezzo verso la conoscenza . Entro dentro di me e ascolto il mio che batte e mi dice :Vai. qualunque freno può essere solo legato al tempo e allo spazio in cui vivi . Entra nelle esperienze di oggi , così come saranno , senza paure che ti possano travolgere e , se ci saranno , vivi anche quelle. Come entrerai in loro , esse scompariranno.
Signore , è un freno non voler ascoltare voci che parlano , parlano , perdendo il valore della vita ?Se questo e' un freno , oggi mi sono fermata. Le orecchie ascoltavano ma il mio cuore non voleva e il corpo non era disteso . Sembrava che ogni parola ascoltata potesse sferzarmi la pelle e attraversare il mio corpo fisico . Un respiro più profondo , consapevole , interrompeva quell'onda di brivido che mi attraversava . Un respiro cosciente può tanto ! Comprendevo che parlare non avrebbe cambiato le cose in quel momento : sono stata in silenzio . Non posso ancora sentire chi parla male di questo e di quello. e allora ? Che posso fare ? Chi sono io per impedire questo ?! O POSSO?
Oggi è stata una giornata meravigliosa e in tanti momenti ho detto GRAZIE. Ho pero' bisogno di umiltà , sincerità .Successi interiori e non , mi rendono euforica , è una GIOIA che mi rende orgogliosa di esistere e di potermi permettere una felicità così tangibile sulla pelle e nel cuore . Signore , TU sai quanto sono capace di salire e quanto facilmente vivo, attraverso le sensazioni che provo , malesseri che cercano di fermarmi . Ma se sono in sintonia con TE, scompaiono come sono venuti . A quel punto sono così umile da dire GRAZIE A TE ?
Può il voler l'armonia con tutti essere un impedimento? NO , ma è motivo di sofferenza per me e di lavoro interiore continuo.
È lo stesso del contadino che zappa la terra .
Il seme poi sotto terra si prepara a donare una spiga. MI SENTO SERENA . Il mio corpo fisico e lo stress di tutti i giorni non sono un impedimento . I dolori che ho non sono quelli che avrei potuto avere per come avevo "programmato" la mia vita fisica . Ciò che sento che conta è GIOIA che cresce dentro di me . LA SERENITÀ E' ALLA BASE DELLA MIA VITA Se sprofondo nella disperazione e mi lascio andare, quello è un impedimento, perché è come spegnere la luce e chiedersi perché non si vede .Eppure basta toccare l'interruttore . LA LUCE è lì che aspetta noi , che vive con noi il dramma del BUIO ,della PAURA ,della SOFFERENZA . Ma pensiamoci bene : i due opposti in se stessi non hanno alcun valore se non in quanto tali . Un giorno senza la notte sarebbe eterno giorno e perderebbe il significato che diamo noi al dì . Così la LUCE, QUELLA VERA , QUELLA DIVINA , è in ogni cosa che esiste perché la NON LUCE, non può esistere se non inclusa in essa. NOTTE E GIORNO sono un esempio di questo ciclo in cui l'uno non esiste senza l'altra .Il cammino spirituale include in sé tutte le mie esperienze, anche quelle che non vorrei affrontare perché è proprio quello e solo quello l'ostacolo. Evitare un problema:
Non sto bene con la gente ? Mi ritiro in un bosco tutto solo !
Sto bene solo in chiesa !NO : la vita va vissuta , goduta , amata in tutte le sue sfaccettature.
Godere delle piccole cose . Essere serena anche subito dopo una tempesta . La lascio andare :il mio cuore ultimamente fa un po' più fatica ma lo aiuto con pensieri positivi. Osservo la gente intorno e mi accorgo di non giudicarla . Se qualcuno va contro corrente (ma è proprio vero o solo il mio punto di vista!) non sta a me giudicare.
Anche per quel che riguarda me stessa sto imparando a non catalogarmi né da una parte né dall'altra: mi osservo e basta .SENZA ETICHETTE , senza + senza - perché sento che GIOIA vera non è né + né - , è un QUID che li contiene entrambi
Spero tanto che questo mio modo di vedere la vita sia contagioso . Credo nella coscienza di essere nell'azione che sto compiendo Se giudichi vuol dire che ti senti superiore , se ti posizioni positivamente o negativamente comunque sei la destra o la sinistra testa o croce : sei nel mondo del relativo . Prendere coscienza è essere la moneta , sentirsi l'UNO , Anche solo per un attimo perché in quell'istante comprendi la forza che sei e con essa la gioia di esistere.
Ho voglia di andare non so dove , non so come , non so quando , ma è una voglia che rende gioioso ogni momento, anche quello che ieri era monotono e ritenevo inutile . Il semplice alzarsi da tavola, dopo mangiato, con una pienezza interiore, preceduta da un silenzio profondo in cui percepisci qualcosa che non sai definire , un valore diverso del tavolo su cui mangi , della sedia che ti accoglie , della casa nella quale ti senti a tuo agio . Sono felice e avrei voglia di gridarlo al mondo ma non è giunto il momento perché direbbe che sono pazza da legare se , in una situazione come la mia, sono capace di pronunciare, anche solo pronunciare, la parola GIOIA . Presto verrà e la vita sarà comunione di sentimenti che sazieranno la nostra fame attenuata ora solo nel posto più denso del mondo. Questo ci ha portato a toccare la terra più terra che l'uomo abbia concepito . E se esiste un centro , ed esiste , noi l'abbiamo toccato ed ora risaliamo dalla parte opposta ma come nell'immagine
non esiste né principio né fine perché l'inizio è anche fine, così il centro della terra con tutte le sue vibrazioni più dense e tangibili . Tutto dipende da come noi viviamo le vibrazioni che ci attraversano ,no , non è giusto nemmeno dire così, perché noi siamo le vibrazioni stesse e ci sentiamo quindi ,¯,+,-,
a seconda di come abbiamo classificato il nostro stato d'animo . Ma tutto questo è dividere ,scindere , un altro nella nostra situazione potrebbe vivere la stessa vibrazione in armonia con ciò che lo circonda senza etichette che lo allontanino dalla UNITA'.
Che significa amare DIO. Ma LUI dov'e' ?
Che significa parlare di BENE? Cos'è? Puoi dire di amare DIO se non sopporti chi ti sta vicino?
Signore , TU sei in ogni persona che incontro e questo mi fa sentire più comprensiva nei miei confronti e in quelli degli altri quando vedo qualcosa che non va. E' talmente tutto relativo che alla base c'è il sentirsi osservatore attento che trova la strada anche dove sembra che non ci sia .
Ho incontrato la voglia di essere . Era lì dietro l'angolo. Mi sento ancora impastare ma il profumo del lievito rende trasparenti esperienze che mi aspettano attimo dopo attimo. Se è vero che il lievito rende soffice l'impasto , la voglia di essere rende attuabile ogni desiderio. Tutte le difficoltà fisiche e morali che sto attraversando hanno un sapore diverso . E' come se la consapevolezza di essere, faccia superare l'ostacolo . Non è facile descrivere con parole le sensazioni che sto provando . Sento di far parte di questa vita , vivo l'euforia e la rabbia ,sento la gioia che cresce e il dolore che chiude la gola . Mi rendo conto che, se agisco, o ,reagisco, c'è una differenza abissale. Cado ancora nella trappola , ma non importa , intanto ho imparato che esiste.
Ho imparato che posso evitarla , ho imparato che la reazione è una valanga che travolge sentimenti e corpo fisico . Non puoi fermarla ma puoi evitare di caderci sotto e, se sei dentro, rotoli . A quel punto il danno minore è mettersi nel cuore di essa . E' come la forza del cestello della lavatrice quando centrifuga : se ti trovi all'esterno giri a una certa velocità ma se riesci a metterti al centro il movimento è nullo. Quindi le cose sono due :
- puoi osservare la valanga
- puoi metterti al centro di essa.
Se vivi un'esperienza vivila tutta . Le mezze misure sono squallide e vomitate anche nella Sacra Bibbia . Meglio un ladrone pentito che un bigotto che agisca per paura del castigo eterno e poi non tenda la mano a chi gli sta intorno e non veda DIO nella vita di tutti i giorni .
HO VOGLIA DI USCIRE E TU?
Ho voglia di uscire da qualsiasi situazione spiacevole e questo significa anche lottare perché "amare" non è soltanto "dire sempre di SI " AMARE per essere AMORE non è divenire vittima. La mano non vorrebbe nemmeno scrivere questa parola ma ,forse , senza forse , certamente, l'essere riuscita a scriverla può aiutare me ,come te , spiga in questo campo lavorato con tanta pazienza da un contadino che ci ama. Non ce ne rendiamo conto ,ce la prendiamo con una realtà che sentiamo ostile , difficilmente riusciamo a vedere cosa non facciamo noi mentre gli errori degli altri sono sempre tanti, giganti come travi ,sono sempre gli altri che non capiscono noi , eppure continuiamo a crescere nella stessa dimensione umana . Ma la verità da che parte sta ? Chi ha ragione ? Posso essere una di quelle spighe che cercano di darsi da fare , cercano di aiutare gli altri e crede perciò di essere dalla parte del giusto , umanamente parlando , ma chi vive con lei può considerarla invadente . E allora un pregio per l'una è un difetto per l'altra : torniamo alla relatività , alla dualità . Come esprimere ciò che provo in questo istante : non trovo differenza tra un pregio e un difetto perché entrambi sono etichette relative al mio vivere una esperienza . SIAMO SPIGHE ALLA RICERCA DI EQUILIBRIO .
Siamo testa o croce alla ricerca della "moneta" che le include entrambe .
Perché sono qui ?
Chi sono ?
Cosa sono ?
Sono nata , cresciuta , andata a scuola , sposata , mamma , impiegata ...... e adesso ? Sto qui ad aspettare la pensione ? NO !!! Non può esser così ! Ci deve esser un motivo che ha scatenato tutto questo portandosi dietro tutte le conseguenze . Dio ,se ho voglia di capire ! E' come se in certi istanti c'è un flash in me , ma è un lampo talmente veloce che non riesco a fissarlo . E' un istante che dura un ' eternità e ti fa percepire chi sei . In quel lampo è tutto chiaro : ogni perché ha la sua risposta , ogni dubbio si dilegua e comprendi senza sapere il perché , senza riuscire a scrivere ciò che provi perché la penna non riesce a penetrare nell'essenza che sto vivendo : il corpo è uno con l'ambiente e una luce trasuda anche dall'ultimo spigolo della casa .
Eppure intorno non è cambiato niente : i rumori sono gli stessi , anche se ovattati e lontani ,le cose che ti circondano stanno lì a testimoniare l' esperienza che stai vivendo . Il telefono squilla e tu non sai se andare a rispondere o lasciarlo suonare per godere di quell'attimo . Avvicini la cornetta all'orecchio e a malapena emetti un "pronto". Dall'altra parte del filo una voce amica ti chiede se stavi dormendo ma non sai che rispondere :
godevi in quell'attimo l'eterno presente .
Se ti fa piacere scrivimi su roberta.mazzarinjgg3@gmail.com