dal respiro alla favola
Respiro: chiudo gli occhi e immobile ascolto il vibrare del mio essere,la
sedia che mi accoglie,il tic tac dell'orologio e il fruscio del vento. Anche lui
respira? E quel rosso del tramonto quanto mi dice del tempo che trascorre :
quel sole così invitante quante volte è stato ammirato! Ma chi mai ha detto
grazie a quei raggi, che nutrono le nostre piante, che ci riscaldano da quando
madre terra è viva!
Già viva. La terra ha un suo modo di trasformarsi nel tempo e se è vero che io
ho i miei 64 anni, lei ne ha? Ma cos'è il tempo?
Tutto ciò che in me si nutre e trasforma, avviene anche in tutte le anime che
hanno vissuto e che vivono in questa terra. Quanto poco basterebbe per essere
felici in questo microcosmo che a noi sembra tanto grande ma infinitamente
piccolo rispetto alla galassia, pur essa micro rispetto all'universo. Lo stesso
sole non è che una stella in estinzione ma vitale per noi!
E quanto grandi ci sentiamo quando in una meditazione perdiamo il senso del
nostro corpo, cerchiamo il nostro nome gridandolo dentro di noi e non lo
troviamo perché è e basta ! Non ha il vincolo di questo corpo che pur c'è e ci
sarà un motivo se siamo qua !Allora mi chiedo chi sono io, cosa c'è in me che
mi affascina per la sua perfezione e per la sua evoluzione o testardaggine che
sia , per la mia capacità di coinvivere con una malattia e chiedermi perché
tutto questo andare e venire dell'aria dentro di me;del sole che raggiunge la
terra dove vivo, la bacia e la lascia ogni notte ai raggi della luna o alle
tenebre che avvolgono la nostra anima quando tutto sembra perduto ma poi
rifiorisce... Non muore forse il seme per trasformarsi in albero? Non si
trasforma l'acqua in ghiaccio o vapore? Tutto ha un ciclo perfetto che l'uomo
spesso non ha rispettato ma la terra è forte, il nostro corpo è forte e a tutto
si adatta. La pianta sposta i suoi rami verso la luce, il bonsai si adatta alla
terra che ha a disposizione e riduce la sua orgogliosa chioma a una miniatura
che rende felice il suo amante appassionato di natura!
Ogni essere che respira ha la possibilità di cambiare il mondo in meglio perché
ogni azione crea causa effetto al punto di trarre da ogni situazione disagevole
la svolta positiva in ogni momento della giornata.
Qualcuno ha detto: ama poi fa quello che ti pare.
Se semplicemente attuassimo questa "regola" tutto si assesterebbe e
prenderebbe un colore diverso.
L'ego ha prodotto danni perché non ha compreso l'importanza che ha l'essere ciò
che siamo in relazione agli altri e alla vita stessa che ci è stata donata per
vivere questa esperienza sulla terra, come una grande prova. Una prova d'amore.
Da piccola ero arrabbiata con il prete che mi parlava dell'inferno, del Purgatorio,
del paradiso. "Non può essere che un padre che ci vuole bene ci mette
unelle fiamme" ripetevo insistente!Il nostro soffrire di oggi è dovuto
anche alle mie vite precedenti! Se avessimo la consapevolezza che riceviamo
tutto il male che abbiamo fatto comprenderemmo meglio le vicende di questo
mondo! Quanti morti abbiamo fatto con le crociate, quante donne al rogo! Quanti
popoli sterminati o resi schiavi dai romani stessi.... E ci chiediamo perché
paghiamo con tutto il male che abbiamo fatto? C'è forse un popolo libero da
karma o che benefici del dharma ?
Chiarito questo concetto dentro di noi,iniziamo un cammino che non produca
karma, consapevoli che ancora dobbiamo "pagare" per il male
fatto.proviamo a vivere ogni giorno come il primo della nostra vita!
E quando incontriamo persone solari e non riusciamo a comprendere come facciano
ad essere così luminose è perché non abbiamo ancora assimilato la legge del
causa-effetto che tutto rende più chiaro.
Questa terra è l'aula in cui apprendiamo e maturiamo la consapevolezza del
nostro essere qui,ora.
E la terra smetterà di rivoltarsi contro quando interromperemo
la distruzione di quel ciclo di ecosistema che tutto rendeva perfetto nel suo
divenire.
Sono convinta che questa terra non è la sola abitata,così chiudendo gli occhi
ho visto scendere "Soled"da Orion e quella sfera sarà in grado di
salvare la terra grazie ad una bimba che la accoglierà nella sua casa ma
soprattutto nel suo cuore.
La terra presto sarà abitato solo da essere luminosi e non sentiremo più parlare di infermo e paradiso ma di anime felici.
in arrivo le avventure di Soled

..una delle tante avventure di Soled....
Il profumo dell'alba con il cinguettare lieve svegliò Soled, ancora
raggomitolata su se stessa. Lo scoiattolo era impaziente di vederla
muoversi.
Sapeva che quella pallina era viva ma non si spiegava come
volasse, eppure il babbo gli aveva detto:
"L'ho vista scendere dal cielo, rallentare con i suoi razzi, frenarsi e
appoggiarsi delicatamente sullo scorri mano del balcone di Marina".
Ma c'era dell'altro. La sua energia avrebbe aiutato il loro albero a
non morire, la terra stessa a non sgretolarsi sotto gli errori umani!
Già gli umani.
Ma anche nella razza umana c'erano persone sagge e prima o poi
ce l'avrebbero fatta a portare un po' di pace, insisteva il vecchio
dalla sua tana nella pancia del pino".
Intanto Marina, svegliatasi di buonora si affacciò felice sbirciando
tra le foglie della quercia e gli aghi dei sempreverdi finché la vide.
Soled stava stiracchiando le sue braccia che,
come per magia, divennero ali, così quella pallina colorata cominciò
a volare in mezzo a tanti altri uccelletti che mettevano buonumore.
Appena la vide fece un volo rovescio stupendo con i suoi amici,
rallentò, ridusse le ali fino a farle scomparire e si adagiò sulle mani
della sua adorata Marina.
Silenziosa, eppur potente, tanto gracile e vulnerabile, quanto
potente con la luce che aveva portato dal suo cristallo su Orion.
Gli animali, la natura, i bimbi, tutti la vedevano e rispettavano.
Gli alberi del giardino si lamentarono con lei perché le loro radici
erano soffocate da un fiume di acqua inquinata e presto si
sarebbero seccati tutti.
Soled cominciò così a trasmettere i suoi pensieri alla piccola amica
Marina.
"Vedi quei camion laggiù? Riesci a leggere il nome della ditta?
"Oilbux".
"Mi puzza, dobbiamo andare a vedere cosa stanno facendo quei
due tipi loschi con un grosso tubo in mano.
Fai finta di giocare con me e avvicinati, Ora tirami sotto di loro
e rimani zitta zitta, fai finta di niente.
Soled si imbrattò così di nero e scivolò giù per capire!
Poveri alberi, avevano ragione. Le loro radice erano immerse in
un fiume di petrolio. Cosa fare? Ci voleva un lampo di genio!
Andò dalla parte opposta del fiumiciattolo sotterraneo, chiamò in
aiuto tutte le talpe che vivevano li, così, mentre loro costruivano un
muro, Soled cominciò a soffiare, soffiare e tutto quel veleno tornò
nel camion fino a riempirlo e fuoriuscire lasciando a bocca aperte i
due operai! Arrivarono i vigili forestali e ammanettarono i due se la
diedero a gambe mentre il camion diveniva un monte di bitume
putrido.
Finito il lavoro le talpe portarono in spalle la loro amica Soled sfinita
per il lavoro svolto e Marina la lavò dolcemente anche se
sapeva che l'acqua non era poi una sua grande passione. Era stato
il primo intoppo quella sera in cui entrò nella sua vita.
Come ogni notte, quando Soled si metteva in contatto con i suoi era
felice di poter dire: anche oggi abbiamo fatto del bene.
Tutta Orion le sorrideva dall'alto del cielo brillando più di tutte le
altre. "Continua così e insegna a non mollare mai perché il bene
vinca sulle malefatte dei furbi che più che furbi sono immaturi,
inconsapevoli del male che fanno e tutto torna come un grande
boomerang nella vita di chi li lancia.
questa è solo una delle tante avventure di Soled....
Se ti fa piacere scrivimi su roberta.mazzarinjgg3@gmail.com