Natale 2001:delusione
Caro babbo Natale,quando potevo scriverti non l'ho mai fatto, quando non ne ero capace ti ho chiesto un fratellino tramite la mano di una vicina di casa ( Tea)
È arrivato il giorno dopo!
La cicogna aveva sbagliato porta! ( così mi avevano detto) Paolo, cosi si chiamava il figlio di Bruna,è nato nella famiglia che abitava accanto a noi in via san Giuseppe.
Ricordo ancora che mi avevano fatto imbucare la lettera in una fessura bianca.
Fu un momento magico per me, ancora lo vedo a rallentatore! ( abitavamo al 4 piano e Tea mi ha preso per mano e accompagnata a spedire la lettera a babbo Natale)
Così i grandi si divertivano alle mie spalle, così però ho cominciato a chiudermi sempre di più e a non credere ai grandi.
Il tempo è passato ma credo ancora in una cosa: Ogni desiderio che nasce dal cuore si avvera poiché è in contatto con il padre celeste e allora voglio esprimere quello che sento.
Vorrei un mondo aperto all'ascolto della natura, del soffio del vento, del canto degli uccelli, dell'infrangersi dell'onda.
Vorrei un mondo capace di comprendere che le stagioni sono 4 anche nel nostro vivere di tutti i giorni e non c'è rosa senza spine, non c'è gioia senza dolore.
Vorrei un mondo capace di comprendere che ogni parola pronunciata, ogni pensiero non espresso è come la palla lanciata sui birilli. PRODUCE EFFETTI
Vorrei un mondo in cui ogni uomo fosse in contatto col proprio cuore perché soltanto allora ASTIO RANCORE ODIO E GUERRA andranno sciamando seguendo l'onda del flusso e riflusso.
Ogni uomo sarà in contatto con l'universo stesso. Lontano dal cuore c'è egoismo, rabbia e incomprensione.
Perciò Babbo Natale questa volta non sbagliare porta: apri i nostri cuori all'amore di Gesù che nasce dentro di noi e aspetta solo che l'ego lasci il posto ad una capanna dove abitare! Buon Natale