
I MIEI CANI
Tratto dal mio libro,"IL NOSTRO RISVEGLIO"
Roby: i suoi cani e il lupo
Buongiorno, che bello il nostro giardino! Tra tanto verde non abbiamo preso di nuovo un cane con noi!
Ricordi come è arrivato Tex a casa nostra?
Premesso che ne ho sempre desiderato uno, non avendoli collezionavo cagnolini in porcellana. Il desiderio era tanto che un giorno li ho messi tutti in una mattonella verde, tipo prato, nel balcone (piano rialzato, ben visibile da chi entra), e con uno stecchino un cartello:
ATTENTI AL CANE!
Tutti i vicini hanno sorriso ma il giorno dopo c'era davvero!
In superstrada un cane ha attraversato mentre stava passando mio marito: una frenata e un gran battito di cuore per entrambi!
Accostatosi al guard-rail, ha pensato a quanto spavento potesse avere avuto il cane, così gli ha dato una merendina che aveva nel cassetto ma Tex anziché mangiare è saltato sul sedile!
È rimasto stupefatto!
Quegli occhi lo imploravano di non farlo scendere.
"Mi sembrava un essere umano" Mi ha detto rientrando a casa!
Io ero al settimo cielo per la felicità.
Tex era denutrito e pieno di grappoli di animaletti, solo dopo ho scoperto essere zecche e pure pericolose!
Era la vigilia di ferragosto, la sera stessa siamo usciti, senza guinzaglio per vedere se, rifocillato, volesse prendere la strada di casa, non volevamo obbligarlo a stare con noi, ma ci stava incollato, provavo a nascondermi in un portone e subito, si fermava, tornava indietro e mi trovava!
"Non mi fare brutti scherzi!" Mi sa che pensava fra sé e scodinzolava quando mi trovava come se fossi da sempre la sua padroncina!
Aveva trovato una famiglia accogliente!
Il giorno di ferragosto lo abbiamo portato con noi in campagna.
Si faceva fare tutto da noi, felice come forse non era mai stato! Quanto lo avranno sfinito quei grappoli di zecche che gli succhiavano il sangue!
Un bel bagno e poi io e mio figlio lo abbiamo "spulciato "come si deve!
Che tenero, andava ovunque, anche in aereo e scherzando ad un atterraggio in una aviosuperficie hanno annunciato:
"Fate largo c'è cane alla guida! "
Come in un film TEX alla cloche: da terra tutti guardavano stupefatti!
Un touch and go e tutti a bocca aperta! Quante risate!
In casa le sorprese non finivano mai.
Un cane solo non bastava vero?
Devono essersi parlati quando si annusavano e allora una lupa ha scelto noi, tagliando la rete, si è addentrata nel nostro giardino, decidendo così, che preferiva noi al suo padrone che la nutriva con teste di gallina crude e ancora con le penne!
Bella e giovane la lupa non ha tardato a "fidanzarsi" con Black, il cane di una nostra amica e così la lupa ha avuto dei cagnolini.
Che dramma però!
Era inverno, aveva nevicato, stava ancora a dormire nel vecchio capannone ammucchiata come i fili di lana umidi e putridi di muffa.
Non ha saputo salvare i suoi cuccioli.
Li ha sparpagliati, uno in qua e uno in là, nel nostro giardino.
La mattina presto mio marito mi lasciò davanti al cancello. Partì.
Non avevo preso le chiavi.
Dovetti saltare la rete e piombai proprio sopra su un cagnolino ancora avvolto nella placenta: mi ha gelato il sangue!
Non conoscevamo ancora bene la lupa e non sapevo come mi avrebbe accolta.
Un secondo cagnolino sulle scale imbiancate e gelide, un terzo e un altro dentro il nostro camino.
Cercai la lupa, era rannicchiata nel capannone del vicino, il timore di entrare mi assaliva, ma tra i tanti cuccioli inermi sentii un vagito!
Era vicino alla lupa e tremante mi avvicinai.
" Mi permetterà di prenderlo?" Pensai.
Mi feci coraggio: era tutto nero, debole e infreddolito.
Chiamai un veterinario che venne a visitare la lupa e il piccolo. (dovetti fargli saltare la rete come avevo fatto io non vendo la chiave del cancelletto!) Non ebbe indugi, saltò e mi diede i consigli su come salvarlo così impiastrai il musetto di uovo, burro e zucchero; con stupore vidi che aveva già più forze, provò subito ad attaccarsi al seno della lupa che fu felice di vedermi!
Il cucciolo è cresciuto, era una femmina e mia madre volle che la chiamassi NOIR perché era nera (noir così come si scrive in italiano) Anche lei dopo un anno ha partorito tre cuccioli: due sono morti e uno...
Non potete capire che significa avvicinarsi alla cuccia e sentire l'odore della morte, la tristezza dei cani! Noir, anche lei incapace, si era sdraiata sopra i cuccioli così due erano morti, il terzo... Infilai la mano sotto la sua pesantissima pancia per toglierlo da sotto il suo peso.
Mi alzai dalla cuccia sollevandolo più alto che potevo.
Paolo e Francy erano sopra una quercia per potarla.
Urlai con tutto il mio fiato" È morto, è morto!"
E i cani che mi saltavano su, senza ferirmi però, volevano solo il loro cucciolo!
E cosa vedo? Una lingua penzonlate che si muove!
"È vivo, è vivo! "
D'istinto gli misi il musetto dentro la mia bocca per idratarlo, poi memore dell'altra esperienza, lo rifocillai con uovo zucchero e burro. Ed ecco il quarto cane in casa! Max
Era un po' tontarello, dicevo io, ha preso da me, ma ci giocavo ed ero felice di tutta quella banda, un po'meno Paolo che ogni giorno si doveva fare i suoi 40 km per andarli a nutrire poiché non abitavamo ancora lì.
Pensi che quattro cani bastassero? No, ne è arrivata un'altra, l'amata Lilly che avevo preso in un canile per zia Ivana che ci ha lasciato prima del tempo, così la cagnetta è tornata a me!
"Lilly, piccola, piccola, me la sbranano" pensavo.
Niente affatto! Paolo, con la sua sicurezza che non sarebbe successo niente, li ha fatti incontrare.
Io tremavo come una foglia per lei e invece?
Erano i grandi a fuggire!
Comandava la piccolaccia! Che forza che era!
" Qui abito io e tu non entri" Ripeteva a qualsiasi cane che provava ad entrare!
Era speciale per farmi i massaggi quando stavo male!
Già era, anzi erano, se ne sono "andati" tutti.
Dicono i cani vanno incontro ai padroni quando lasciano questa terra e ne avrò cinque ad accogliermi! Che bella esperienza, l'amore del cane, la dimostrazione d'affetto che hanno! Dai, prendine uno, ti darà tanta forza per andare avanti!
Buona
vita a te!
