A ZIA ANTONIETTA
Nella tua casa a Napoli

Zia Antonietta mi ha insegnato a non tirarmi indietro,ad affrontare la vita con la testa alta sempre.Mi è stata vicina nei momenti difficili.Mi capiva e mi si confidava quando ero fidanzata,ha avuto fiducia in me.Mi è stata vicina quando disperata correvo in ospedale con Francesco in braccio e lei dietro,col fiato in gola ma accanto a me finchè non ce l'ha fatta e si è fermata ai piedi della scalinata in pediatria,oramai ero arrivata dai dottori e poteva lasciarmi.I nostri occhi si sono incontrati." va ,pensa a Francesco" e tanto altro mi ha trasmesso con quell'amabile sguardo in un volto scavato dalla sofferenza ma con tanto amore nel cuore!
Il 12 novembre 1983 ho scritto :
" Amata zia,il tuo cuore è qui anche se sei lontana,lo sentiamo palpitare. Lotti contro un male che non conosci. Non sai o fingi di non sapere. Sei una candela accesa in balia di un vento che solo Iddio può placare. Ora anche un debole alito può spegnerti.... la fiamma sta .........
No, signore no, non farlo! Le nostre preghiere ti circondano amata zia, così t'illumini di nuovo, così ti fai forza, così ti alzi! Ma è giusta Signore la nostra preghiera? Non è meglio ciò che non vorremmo? Cara zia, sei stata vicina ad ognuno di noi nei momenti difficili, ora sei quasi sola! Continui a farti forza per noi, lo so! Non rinunci a questo mondo. Il tuo sguardo flebile ma dolce è stanco! Non chiedi nulla per te! I tuoi occhi implorano amore e tu non ti spegni perché vuoi ancora un giorno, ancora un altro giorno darci una lezione d'Amore! "
Il 25 novembre: " l'indomani"
Non più lacrime bagnano il mio viso,Non più lacrime bagnano i miei occhi che, bruciati dal pianto, scrutano l'orizzonte in mezzo a tanta oscurità!
